Le idee circolano da sempre. Aggregano o dividono. Sono la base per la discussione. Non c'è un modo privilegiato, piuttosto che un altro, per la diffusione delle idee. Quando un'idea contiene in sé qualcosa di interessante trova il modo di esprimersi o di venir contraddetta. Il pensiero è la fonte dalla quale nascono le idee. Spesse volte, usiamo il termine "scaturire", come fosse qualcosa che si stacca da quel che sentiamo dentro, quasi a sgorgare, come un flusso d'acqua dalla roccia. Che fosse un disegno nelle caverne o un'incisione su una tavoletta e, poi, sul papiro, c'è sempre stato nell'essere il desiderio di comunicare e condividere il pensiero. La parola scritta è stata un veicolo per tramandare, al di là del tempo in cui si è resa manifesta, un'idea, quale che fosse. Il tempo in cui viviamo può affidare le parole anche a supporti diversi, voce o immagine. Ma l'esigenza interiore di ognuno è che resti comunque qualcosa da cui poter partire per avviare a sviluppo il pensiero o l'idea. Internet, oggi, offre immense possibilità a proposito di confronto e analisi. Ciascuno di noi può reperire - e recepire in modo critico e attento - una enorme quantità di informazioni e dati oggettivi e commenti su qualsiasi accadimento o espressione del pensiero. Le società non sono tutte uguali per sviluppo in una determinata fase storica. Negli Stati Uniti degli anni trenta e quaranta le persone vivevano una realtà che l'Europa avrebbe conosciuto solo molto più in là del dopo seconda guerra mondiale. Così è ora, per altre zone del pianeta. Quel che ci è offerto adesso, arriverà un po' più tardi laddove alcuni processi di sviluppo sono in evoluzione. Ed è arrivato prima che dalle nostre parti in aree del mondo che hanno preceduto, e precedono, modi di vita e avvenimenti del costume e della società che non sono giunti ancora qui da noi. A proposito di internet, proprio per l'immediatezza della possibilità di verifica e di rapportarsi con la notizia, con l'idea, con la fonte, non è ancora diffusa, in Italia, la consapevolezza di quanto la coerenza intanto con se stessi e con quel che si è detto di se stessi, sia un forte aggregatore per il manifestarsi dei dissensi o dei consensi.. che sia in relazione a un progetto, a una visione del mondo o, nello specifico, della comunità intesa come società di individui, che sia in relazione a un'idea nata dal libero pensare. Tutte le volte che l'utilizzo della rete è stato compiuto con coerenza, i flussi di consenso e di dissenso non hanno mai subito forti scostamenti. Chi si prefigge di tessere un legame, quale che sia, attraverso la rete, non può non tenerne conto. Almeno fintanto che le origini da cui trae movimento la sua azione non abbiano a nascondere secondi fini. Sarebbe, in quel caso, un tremendo boomerang, perché non ci si può nascondere nelle maglie della rete. Troppo larghe, anche per chi non se ne sia ancora reso conto. Non troppo, però, per non restarne malamente impigliati.
Alfio Fiamingo
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